Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1967-1968.
Stagione
Con l'obiettivo primario di ben figurare in Coppa dei Campioni, nell'estate 1967 la Juventus, nel frattempo trasformatasi in società per azioni, tentò di portare avanti un ambizioso mercato di rafforzamento inerente soprattutto il reparto avanzato, non riuscendo tuttavia né a ingaggiare dal Cagliari il promettente Riva, restìo – come lo sarà per il resto della sua carriera – a lasciare la Sardegna, né a strappare ai concittadini del Torino l'ala offensiva Meroni: pur se Gianni Agnelli, aprendo i cordoni della borsa, era giunto a un accordo con la dirigenza granata per far vestire la casacca bianconera a «mister mezzo miliardo», le veementi proteste della tifoseria torinista, che rischiavano di sfociare in proteste di piazza – ripercuotendosi perfino nella catena di montaggio della FIAT, dove gli operai di fede granata arrivarono a sabotare le vetture degli Agnelli in risposta al possibile cambio di maglia del loro idolo sportivo –, fecero sì che l'affare sfumasse.
La società juventina si limitò così al piccolo cabotaggio rimpolpando il centrocampo, come voleva la filosofia movimientiana del tecnico Heriberto Herrera, coi due mestieranti Simoni e Volpi, ampliando negli ultimi giorni di mercato anche il parco attaccanti con lo svedese Magnusson, già di proprietà bianconera e reduce da un'esperienza in prestito al Colonia, il quale, data la recente chiusura delle frontiere nel campionato italiano, poté essere impiegato solo in campo continentale.
Con una formazione titolare rimasta pressoché immutata rispetto alla precedente annata, in Serie A la Juventus non riuscì a difendere lo scudetto chiudendo la classifica al terzo posto, dietro alla rivelazione Napoli e davanti alla Fiorentina, tutte incapaci di tenere il passo di un redivivo Milan tornato nelle mani del paròn Rocco e trascinato dai gol del «ragazzino terribile» Prati; unica nota di rilievo in casa bianconera, l'esordio il 21 gennaio 1968 a Mantova del diciannovenne Causio, futura colonna della plurivittoriosa squadra degli anni 1970. In campo nazionale, altre delusioni arrivarono dall'impegno in Coppa Italia dove i piemontesi si videro sbarrata la strada già al primo turno settembrino dal Varese, causa uno sfortunato epilogo al sorteggio.
Più ricca di soddisfazioni fu l'avventura in Coppa dei Campioni dove gli uomini di HH2, dopo aver battuto in sequenza gli ellenici dell'Olympiacos, i rumeni del Rapid Bucarest e, con più difficoltà, i tedeschi d'Occidente dell'Eintracht Braunschweig – superati solo in uno spareggio giocatosi in campo neutro a Berna –, raggiunsero per la prima volta la semifinale della maggiore competizione europea per club, da cui vennero estromessi per mano del più quotato Benfica di Eusébio.
Divise
Rosa
Risultati
Serie A
Girone di andata
Girone di ritorno
Coppa Italia
Coppa dei Campioni
Statistiche
Statistiche di squadra
Andamento in campionato
Fonte: Campionato 1967-1968 - Andamento, media punti ed altre statistiche, su juworld.net.
Legenda:
Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
Statistiche dei giocatori
NB: tra parentesi sono indicate le autoreti.
Note
Bibliografia
Libri
- AA.VV., Calciatori 1967-68, edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2005.
- Gianni Giacone, Il mondo è bianconero, in Hurrà Juventus, 2ª puntata, nº 7 (198), luglio 2005, ISSN 1594-5189.
Pubblicazioni varie
- Prospetto informativo OPV 2007 (PDF), Juventus Football Club S.p.A., Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, 24 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2008).
Collegamenti esterni
- Serie A 1967/1968, su calcio.com.




