Un modello di una teoria formale, in logica matematica, è una struttura in cui vengono interpretati gli enunciati della teoria. Sebbene la seguente definizione faccia riferimento alla teoria dei modelli, gli esempi e le definizioni successive fanno riferimento a teoria e logica del primo ordine.

Definizione

Per una data teoria T {\displaystyle {\mathcal {T}}} in teoria dei modelli, una struttura M = ( M , σ , I ) {\displaystyle {\mathcal {M}}=(M,\sigma ,I)} è definita come modello se

  1. il linguaggio usato da M {\displaystyle {\mathcal {M}}} è lo stesso usato nella teoria T {\displaystyle {\mathcal {T}}} ,
  2. ogni proposizione in T {\displaystyle {\mathcal {T}}} è soddisfatta da M {\displaystyle {\mathcal {M}}} ,

dove

  1. M {\displaystyle {\mathcal {M}}} è un dominio (di discorso o di interpretazione),
  2. σ {\displaystyle \sigma } è una firma (signature),
  3. I {\displaystyle I} è una funzione di interpretazione.

Dominio

Il dominio D {\displaystyle {\mathcal {D}}} di una struttura F {\displaystyle {\mathcal {F}}} è definito come un insieme arbitrario; è anche detto dominio di discorso in quanto contiene gli elementi dell'ambiente sul quale si vuole effettuare una descrizione o un ragionamento.

Si noti che, se il dominio è usato in una struttura per la logica del primo ordine, allora non può essere vuoto.

Signature

La signature σ = ( S , a r ) {\displaystyle \sigma =(S,\mathrm {ar} )} di una struttura F {\displaystyle {\mathcal {F}}} è un definita formalmente come una coppia i cui elementi sono

  1. S {\displaystyle S} , l'insieme di simboli di costanti, funzioni o relazioni, ciascuno con un'arietà;
  2. una funzione a r : S N {\displaystyle \mathrm {ar} \colon S\to \mathbb {N} } , detta di arietà, che associa ad ogni simbolo in S {\displaystyle S} il numero di argomenti che il simbolo accetta.

Per definizione simboli costanti c {\displaystyle c} sono tali che a r ( c ) = 0 {\displaystyle \mathrm {ar} (c)=0} .

Funzione di interpretazione

Una funzione di interpretazione I {\displaystyle I} di una struttura F {\displaystyle {\mathcal {F}}} è una funzione che assegna funzioni e relazioni ai simboli definiti nella signature ed è tale che:

  1. I ( c i ) D {\displaystyle I(c_{i})\in {\mathcal {D}}} , con c i {\displaystyle c_{i}} simbolo costante nel dominio di interpretazione;
  2. I ( f i ) : S ( D n D ) {\displaystyle I(f_{i})\colon S\rightarrow ({\mathcal {D}}^{n}\rightarrow {\mathcal {D}})} , con f i {\displaystyle f_{i}} simbolo funzionale con arietà n {\displaystyle n} e nel dominio di interpretazione;
  3. I ( R i ) D n {\displaystyle I(R_{i})\subseteq {\mathcal {D}}^{n}} , con R i {\displaystyle R_{i}} simbolo relazionale con arietà n {\displaystyle n} e nel dominio di interpretazione.

Esempio

Un esempio di dominio di discorso, può essere un insieme di persone che siamo interessati a descrivere, ad esempio D = { T o m , B i l l , J o h n , K a t e , P e t e r , S u e , T i m } {\displaystyle {\mathcal {D}}=\{\mathrm {Tom} ,\mathrm {Bill} ,\mathrm {John} ,\mathrm {Kate} ,\mathrm {Peter} ,\mathrm {Sue} ,\mathrm {Tim} \}} .

Un esempio di signature σ {\displaystyle \sigma } può essere una coppia ( S , a r ) {\displaystyle (S,\mathrm {ar} )} , dove

  • S = { P a d r e D i , A m i c i , a , b , c , d , f , g } {\displaystyle S=\{\mathrm {PadreDi} ,\mathrm {Amici} ,a,b,c,d,f,g\}} , con
    • P a d r e D i {\displaystyle \mathrm {PadreDi} } simbolo funzionale,
    • A m i c i {\displaystyle \mathrm {Amici} } simbolo relazionale,
    • e a , b , c , d , f , g {\displaystyle a,b,c,d,f,g} simboli costanti;
  • a r {\displaystyle \mathrm {ar} } funzione di arietà tale che:
    • a r ( P a d r e D i ) = 1 , {\displaystyle \mathrm {ar} (\mathrm {PadreDi} )=1,}
    • a r ( A m i c i ) = 2 , {\displaystyle \mathrm {ar} (\mathrm {Amici} )=2,}
    • a r ( x ) = 0 , x { a , b , c , d , e , f , g } . {\displaystyle \mathrm {ar} (x)=0,\forall x\in \{a,b,c,d,e,f,g\}.}

Facendo riferimento agli esempi di dominio e signature visti sopra, una possibile funzione di interpretazione può essere I {\displaystyle I} tale che:

  • I ( a ) = T o m , I ( b ) = B i l l , I ( c ) = J o h n , I ( d ) = K a t e , I ( e ) = P e t e r , I ( f ) = S u e , I ( g ) = T i m ; {\displaystyle I(a)=\mathrm {Tom} ,\quad I(b)=\mathrm {Bill} ,\quad I(c)=\mathrm {John} ,\quad I(d)=\mathrm {Kate} ,\quad I(e)=\mathrm {Peter} ,\quad I(f)=\mathrm {Sue} ,\quad I(g)=\mathrm {Tim} ;}
  • I ( P a d r e D i ) = h {\displaystyle I(\mathrm {PadreDi} )=h\quad } tale che h ( b ) = a , h ( d ) = c , h ( f ) = e ; {\displaystyle \quad h(b)=a,\quad h(d)=c,\quad h(f)=e;}
  • I ( A m i c i ) = { ( f , b ) , ( d , g ) } . {\displaystyle I(\mathrm {Amici} )=\{(f,b),(d,g)\}.}

Soddifacibilità per logiche del primo ordine

Un modello per una formula ben formata di un linguaggio del primo ordine è un modello per il linguaggio in cui l'interpretazione della formula risulti vera. Una formula è detta

  • valida se è vera per tutti i modelli;
  • soddisfacibile se esiste almeno un modello rispetto al quale è vera;
  • insoddisfacibile se non esiste nessun modello in cui è vera.

Per esempio, una formula valida può essere x . ( p ( x ) p ( x ) ) {\displaystyle \forall x.(p(x)\rightarrow p(x))} , una soddisfacibile può essere x . ( g ( x ) p ( x ) ) {\displaystyle \exists x.(g(x)\rightarrow p(x))} , una insoddisfacibile può essere x . ( p ( x ) p ( x ) ) {\displaystyle \forall x.(p(x)\not \rightarrow p(x))} .

Modelli di teorie assiomatiche

Un modello per una teoria del primo ordine è un modello per il suo linguaggio per cui siano vere tutte le formule che sono assiomi della teoria, e di conseguenza saranno verificate nel modello tutte le formule corrispondenti ai teoremi della teoria.

Voci correlate

  • Teoria dei modelli
  • Linguaggio del primo ordine
  • Teoria del primo ordine
  • Correttezza (logica matematica)
  • Completezza (logica matematica)
  • Consistenza (logica matematica)

Collegamenti esterni

  • (EN) Eric W. Weisstein, Model, su MathWorld, Wolfram Research.

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