Pescopennataro è un comune italiano di 231 abitanti della provincia di Isernia in Molise. Fa parte dell'associazione Borghi autentici d'Italia. Fino al 1790 è stato parte integrante del Giustizierato d'Abruzzo, dell'Abruzzo Citeriore, del Regno di Napoli e del Regno delle Due Sicilie.
Geografia fisica
La roccia sulla quale è posto il paese è composta di arenaria, calcare compatto e argilla, con grafite ed ocre gialle e rosse che danno colore alla pietra.
Origini del nome
In origine era denominato "Castrum Peschi Pignatari", ossia "fortezza che affiora dal terreno", con "Pignatari" che contraddistinguerebbe le conifere presenti nel territorio.
Successivamente, come per molti altri centri abitati, si è avuta la perdita del sostantivo "Castrum" e la trasformazione della nasale palatale -gn- nella nasale sorda intensa -nn-, con apertura in e della vocale i.
Storia
- 571 – fondazione del paese da parte dei Longobardi;
- 961-1024 – in questo periodo il feudo segue le varie vicissitudini della politica gestita dagli ottoniani di casa Sassonia;
- 1028 – a partire da tale anno il paese assume la denominazione di "Pesclo Pignatario", perdendo così il sostantivo "Castrum";
- 1654 – viene edificata la chiesa madre;
- 1773 – il paese conta 12 chiese o piccole cappelle insieme ad una congrega;
- 26 luglio 1805 – il terremoto con epicentro nel Matese provoca molti danni in paese, con un numero imprecisato di morti e feriti anche nei comuni limitrofi;
- 1º maggio 1816 – Pescopennataro diviene comune autonomo;
- 1º gennaio 1883 – viene inaugurata la strada che da Agnone porta a Castel di Sangro;
- 27 novembre 1894 – avvelenamenti di acqua potabile portano a casi di morte da tifo;
- 24 maggio 1915 – partono molti abitanti di Pescopennataro per il fronte della prima guerra mondiale;
- 16 novembre 1943 – Pescopennataro è distrutta da un incendio innescato dai nazisti;
- 1950 – viene restaurata la chiesa madre.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Pescopennataro sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 3588 dell'11 ottobre 1983. Il gonfalone è costituito da un drappo azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
- Chiesa madre di San Bartolomeo apostolo: chiesa datata 1654, ricostruita nel XX secolo dopo le distruzioni delle due guerre mondiali. Al suo interno contiene l'altare maggiore con l'annesso tabernacolo in legno, sei altari minori laterali, un pulpito ligneo, un organo e un'acquasantiera;
- Chiesa della Madonna delle Grazie;
- Fontana di Piazza del Popolo: fontana pubblica costruita nel 1762 dallo scalpellista locale Nicola Di Lallo;
- Parco di Pinocchio: realizzato nel 2009 all'interno del "Bosco dell'impero", comprende sculture rappresentanti momenti della vita del protagonista del romanzo di Carlo Collodi.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Cultura
Musei
In paese vi è il museo della pietra Chiara Marinelli.
Amministrazione
Note
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pescopennataro
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Pescopennataro
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su comune.pescopennataro.is.it.
- Pescopennataro, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Pescopennataro, su sapere.it, De Agostini.




