Per contestazione immediata si intende di solito l'atto con cui l'operatore di polizia, genericamente inteso, comunica l'accertamento di una violazione di una norma giuridica o di una disposizione di diritto.
Nel mondo
In Italia
L'espressione viene utilizzata, nell'ambito delle violazioni delle disposizioni del Codice della Strada, nei confronti del soggetto che l'abbia materialmente perpetrata (cosiddetto contravventore) nella "immediatezza" del fatto "contestato" (da cui il termine).
Tale contestazione, benché auspicata dal legislatore, non è un atto obbligatorio affinché il verbale redatto nella circostanza abbia piena validità: l'art. 200, c. 1 del Codice della Strada, infatti, recita testualmente che "la violazione, quando è possibile, deve essere immediatamente contestata tanto al trasgressore quanto alla persona che sia obbligata in solido [...]" e indica, al successivo art. 201, c. 1-bis, diversi casi, contraddistinti da altrettante lettere, in cui tale contestazione non è necessaria:
Ciononostante, la mancata contestazione immediata dà spesso adito a dubbi riguardo alla consistenza delle motivazioni che l'hanno determinata, soprattutto al di fuori dei casi espressamente previsti dal codice (i summenzionati sette). Da qui la possibilità di presentare un ricorso al prefetto e/o al giudice di pace, il cui esito dipende dalla interpretazione che l'organo competente riferisce, pur ponendo attenzione alla giurisprudenza in materia, al singolo caso proposto.
Voci correlate
- Codice della strada
- Flagranza di reato
- Norma giuridica
- Sanzione




